Probabilmente è uno dei personaggi più noti e amati dell’intero mondo videoludico. Dopo Super Mario, Sonic e poche altre icone, Donkey Kong è uno di quelli che si possono riconoscere alla prima occhiata. “Nato” negli anni ’80, raggiunto il picco di notorietà negli anni ’90, negli ultimi tempi questo scimmione dall’aria al contempo minacciosa ma anche goffa e buffa sta lentamente tornando di moda. Saranno milioni i videogiocatori che hanno provato almeno uno dei suoi giochi, ma probabilmente non conoscono alcune delle curiosità che andiamo ad elencare.
La nascita in simbiosi con Super Mario
La prima apparizione di Donkey Kong non è in un gioco a lui dedicato, ma in un gioco di Super Mario. In quell’occasione, a dire il vero, nemmeno il baffuto idraulico italiano si chiamava ancora Super Mario (stiamo parlando dei primi anni ’80), ma si chiamava ancora Jump Man. Il gioco fu realizzato da un programmatore in erba, il giovane (allora sconosciuto) Shigeru Miyamoto. Per chi non lo conoscesse, oggi è amministratore e direttore delegato di Nintendo ed è considerato il più importanto autore di videogiochi della storia perché ha creato non solo Super Mario e Donkey Kong, ma anche Zelda, Star Fox ed altri grandi titoli.
“Kongy” definì il genere platform e gli dette una trama. L’attuale genere che chiamiamo platform in realtà lo dobbiamo proprio a Donkey Kong. Su di lui infatti fu modellata la giocabilità “a piattaforma” dei primi titoli degli anni ’80 che permettevano di andare in una sola direzione premendo un tasto, o nella direzione opposta premendone un altro. Inoltre bisogna considerare che prima dell’esordio di Donkey Kong i videogiochi non avevano trama. L’introduzione di questo personaggio permise di far nascere uno scontro con altri e quindi creare un minimo di storia. Fu un passo in avanti importante perché permise di rendere i personaggi immediatamente riconoscibili e farli apprezzare di più al pubblico.
Controversie legali
Era inevitabile ma prima o poi qualcuno lo avrebbe confuso con King Kong. Il processo di plagio fu avviato nel 1982 (un anno dopo il suo esordio), ma nel 1984 il tribunale dette torto alla Universal che accusava Nintendo di plagio, affermando che non ci fossero prove a sufficienza per affermare che Nintendo avesse copiato King Kong. Nintendo infatti affermava di aver dato al suo Donkey Kong una forma di semplice scimmia, e siccome la Universal non poteva mettere il copyright sulle scimmie, perse la causa.
Successivamente alla “lite” con la Universal, Nintendo temeva la nascita di tanti altri personaggi ispirati alle scimmie che si sarebbero potuti chiamare Konkey Kong, Congorilla, Crazy Kong e con altri nomi simili che avrebbero richiamato Donkey Kong ma non sarebbero potuti essere citati in tribunale perché altrimenti Nintendo avrebbe perso. Per questo gli avvocati nipponici ebbero una grande idea: registrare presso l’ufficio brevetti la frase “It’s on like Donkey Kong” che in italiano corrisponderebbe all’incirca a “è come Donkey Kong”. In questo modo tutti i tentativi successivi di avvicinarsi alla realizzazione di uno scimmione simile sarebbero risultati una violazione.
La genesi di un successo mondiale
Anni dopo si è scoperto a chi fosse ispirato Donkey Kong: non a King Kong ma a Braccio di Ferro. Prima della nascita dello scimmione, Nintendo provò ad acquisire i diritti di Popeye, ma senza successo. A Miyamoto e alla sua squadra fu così ordinato di realizzare un personaggio ispirato a Braccio di Ferro, e loro realizzarono Donkey Kong (un Popeye in forma scimmiesca) innamorato della giovane Pauline, bella e magra ragazza (Olivia) che aveva attirato le attenzioni di un altro gorilla (Bruto). Ma cosa significa in realtà Donkey Kong? In inglese questa frase molto slang equivale a dire “Gorilla Stupido”. Il nome non piacque a Nintendo of America che chiese a Miyamoto di cambiarlo, ma lui non ne volle sapere. Così la versione americana dell’azienda pensò di boicottare il gioco, relegandolo a soli due macchinari arcade piazzati presso una sala giochi di Seattle. Dopo poche settimane però si dovettero ricredere: il proprietario ordinò nuove macchine di Donkey Kong perché c’era sempre la fila per giocarci. Dai 2000 pezzi iniziali spediti dal Giappone si arrivò, nel giro di un anno, a 60 mila unità, diventando il videogioco più venduto di casa Nintendo nel 1983. Ad oggi risulta siano stati venduti circa 65 milioni di videogiochi dell’intera saga di Donkey Kong, tralasciando i titoli nei quali lo scimmione compare come co-protagonista come Super Smash Bros, Mario Kart e simili.