Resident Evil: Revelations 2, recensione del primo RE a puntate

Negli ultimi tempi TellTale Games ha fatto scuola. La sua strategia di far uscire dei videogiochi “a puntate” ha tracciato la strada del successo e molte case sviluppatrici hanno deciso di seguirla. Per la maggior parte si tratta di case minori, ma adesso ha deciso di provarla anche una casa che minore non è: Capcom. Il colosso giapponese, titolare del franchise Resident Evil, ha deciso che per la sua decima uscita avrebbe fatto qualcosa di nuovo, e allora ecco qua Resident Evil: Revelations 2, il primo videogioco della saga di Resident Evil venduto a episodi.

Resident Evil: Revelations 2 consiste in 4 episodi che escono ad una settimana di distanza l’uno dall’altro su PC, PlayStation 3 e PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One, mentre dopo l’uscita del quarto capitolo, è prevista l’uscita in versione retail del gioco, cioè quella fisica su dvd con tutti e quattro gli episodi insieme ed alcuni contenuti aggiuntivi. Una versione pensata per chi non ama i videogiochi ad episodi, o per chi preferisce il supporto fisico. Ma questa edizione sarà un successo come le precedenti? Scopriamolo nella nostra recensione.

Un Resident Evil non eccessivamente rinnovato

Resident Evil: Revelations 2 si colloca temporalmente nella saga tra Resident Evil 5 (quando si cercano di capire le origini del T-Virus direttamente in Africa) e Resident Evil 6 (ambientato in diversi luoghi del mondo e che era strutturato con 3 trame differenti giocabili in co-op, durante il tentativo di contenere l’epidemia nelle grandi metropoli). Ha ben poco a che fare invece con Resident Evil: Revelations con il quale ci sono ben pochi collegamenti, per non dire nessuno. Questo capitolo è invece ambientato in una prigione su un’isola remota nella quale vengono rinchiusi gli esponenti di TerraSave, tra i quali la storica eroina Claire Redfield e Moira Burton, una Ong che tenta di soccorrere le popolazioni martoriate dalla fame, dalla guerra e dal virus dello zombismo. Tra i protagonisti del titolo c’è anche Barry Burton, uno dei primi personaggi della saga dato che compare sin dal primo capitolo, insieme ad una misteriosa bambina. Barry, com’è facile intuire, è il padre di Moira.

Il gameplay è strutturato in maniera molto simile a Resident Evil 6, cioè con un personaggio principale giocabile ed un secondo che ci aiuta a portare a termine alcuni compiti e che possiamo manovrare alternandolo col principale. Ogni capitolo è diviso in due parti, una prima parte giocata con le due donne e la seconda giocata con Barry e la bambina, o viceversa. Le due storie sono chiaramente collegate e convergeranno nel finale.

Lo stile di gioco è più o meno sempre lo stesso di Resident Evil: schiaccia il pulsante, apri il meccanismo segreto, trova la rotella che fa muovere il marchingegno, uccidi gli zombie che tentano di farti la festa. Anche il co-op è piuttosto meccanico, come i movimenti dei personaggi, mentre un piccolo passo in avanti è stato fatto sulle creature contro le quali combattiamo. Anche se i fans degli zombie resteranno male, ci ritroviamo a combattere più con mostri simili a quelli visti in The Last of Us che contro non morti. Gli avversari sono ben fatti e vari, ma sembrano un po’ copiati da altri titoli. Oltre al già citato The Last of Us ce ne sono alcuni che ricordano Silent Hill, Outlast o The Evil Within. Ben raccontata invece la trama, filmati di buona qualità e colpi di scena a non finire. Dei colpi di scena immancabili visto che, trattandosi di un gioco a puntate, ogni volta bisogna creare curiosità per spingere il pubblico ad acquistare l’episodio successivo.

Conclusioni

Concludendo possiamo affermare che Resident Evil: Revelations 2 non è affatto un cattivo titolo, anzi a tratti è piuttosto divertente ed è pensato per chi è nuovo della saga, in modo da non rischiare l’effetto confusione dovuto al fatto di non aver giocato ai titoli precedenti. Casomai la pecca è la mancanza di originalità visto che sia il gameplay che i dettagli come i già citati mostri non è che siano proprio di primo pelo. Almeno l’aspetto positivo è che il titolo non costa molto, ogni episodio costa 5,99 euro ed anche la versione definitiva dovrebbe costare intorno ai 40 euro. Soldi ben spesi visto che ogni episodio dura all’incirca 2-3 ore e complessivamente si possono ottenere almeno 8-10 ore di gioco. Peccato solo che non sia per nulla rigiocabile.

Voto finale: 7

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