Nel lontano 2007 Koei Tecmo e Omega Force tentarono di portare un evento storico importante come la guerra dei Cent’Anni su console con Bladestorm: The Hundred Years’ War. All’epoca non è che il progetto fu un successo, le copie vendute tra PS3 e Xbox 360 furono meno di 400 mila, ma stavolta hanno voluto riproporre lo stesso titolo rimasterizzato per next-gen con il titolo Bladestorm: Nightmare. Sarà stato un successo? Andiamo a scoprirlo.
Un remake fantasy
Noi lo abbiamo provato su PlayStation 4, e siamo rimasti piacevolmente colpiti dal livello grafico raggiunto. Lo stacco grafico è evidente anche se non siamo ancora ai livelli di GTA o di Watch Dogs, molto buono il framerate, seppur fermo a 30 fps. In tutta la nostra prova, durata all’incirca 5-6 ore, il gioco è andato in crash una volta, e sul sito ufficiale si parla di un problema noto simile che colpisce il gioco in lingua inglese che gli sviluppatori starebbero tentando di risolvere. L’impressione che però abbiamo avuto è che questo titolo non abbia richiesto grossi sforzi da parte degli sviluppatori che hanno preso un gioco mediocre e hanno tentato di rimodernarlo con tecniche next-gen. Il livello è migliorato, ma non abbastanza da farlo diventare un best seller.
Nella versione 2015 di Bladestorm Nightmare le novità sostanzialmente sono state tre: la possibilità di guidare un’intera legione anziché un personaggio solo; la modalità Nightmare e quella online. Ma andiamo con ordine. Il gameplay prevede che il nostro persondaggio, un mercenario che non sta né dalla parte dell’Inghilterra né da quella della Francia, ma solo da quella di chi lo paga meglio, possa comandare legioni di soldati armati di arco e frecce, di cavallo e spada, oppure di armi da mischia. Sul campo di battaglia, di volta in volta, possiamo scegliere quale delle tre tipologie usare a seconda dei nemici che abbiamo davanti.
Il gameplay è rinnovato…ma non abbastanza
Questa scelta è innovativa e va dato atto agli ideatori, ma tecnicamente non sembra ben congeniata. L’intelligenza artificiale è scarsa, a volte i combattimenti troppo confusi, creare un’armata è complesso ed è anche stata aggiunta la possibilità di guidare fino a 4 leader contemporaneamente, aumentando il tasso di confusione. Durante le battaglie non si distinguono i nemici dagli amici e così sembra più saggio usare solo gli arcieri, che non si mischiano tra le lame e possono colpire (con frecce che sembrano telecomandate) i nemici, piuttosto che andare a rischiare la vita nella mischia. Anche attaccare avamposti e castelli è semplicissimo: le porte infatti sono sempre aperte, non ci sono sistemi di difesa ma è un tutti contro tutti contro l’esercito avversario.
La modalità Nightmare è invece la più apprezzabile in quanto non solo porta una novità nella trama (non viene infatti replicata la stessa del gioco di 8 anni fa), ma vengono introdotti anche dei nemici diversi, non più umani ma mostri. Ci troveremo così a dover combattere contro goblin, draghi, scheletri e tanto altro. Il problema è che, una volta sconfitti, questi si aggiungeranno alla nostra legione, e così da nemici, i goblin e gli altri mostri diventano inspiegabilmente amici. Per quanto riguarda l’online invece, non è altro che la versione di base del gioco, ma giocata in co-op con altri utenti umani.
Conclusioni
In conclusione possiamo affermare che Bladestorm: Nightmare sarebbe un gioco da consigliare se costasse non più di 39,99 euro. Considerando che il prezzo attualmente è di 70 euro, vi consigliamo di attendere che scenda un po’ perché tra il fatto di essere un remake, il fatto che non è in italiano e quello di diventare monotono dopo un paio di ore di gioco, possiamo solo dire che non è un titolo tripla A che giustifica il prezzo pieno, ma più un diversivo tra una partita a FIFA e una a GTA.
Voto della redazione: 6,5