È uscito ieri in formato fisico Cities XXL, remaster di Cities XL uscito qualche anno fa, che aveva già visto la luce in formato digitale la scorsa settimana. Cities XXL esce 6 anni dopo il tentativo di porre un freno allo strapotere di SimCity nell’ambito dei simulatori cittadini. Un tentativo andato a vuoto inizialmente perché l’obbligatorietà della connessione online, se ancora oggi è malvista, figuriamoci come lo fosse nel 2009. Successivamente le modifiche apportate da Focus Home Interactive migliorarono i capitoli successivi, senza però avvicinarsi alla mole di vendite della EA. Quest’anno però ci riprovano con rinnovato vigore.
Le novità di Cities XXL
Cities XXL, come detto, è un remaster, cioè prende le meccaniche di base, grafica compresa, di Cities XL, e le espande. La “X” in più infatti sta a significare un ambiente di gioco molto più ampio, caratterizzato da un territorio enorme da colonizzare, nel quale possiamo sbizzarrirci con la nostra fantasia, ma caratterizzato anche dalla possibilità di costruire molti più edifici rispetto alla versione originale. Gli edifici unici sono più di mille, ed appartengono a oltre quaranta stili architettonici differenti.
L’aspetto più innovativo di Cities XXL è senza dubbio la possibilità di dare un’impronta architettonica precisa alla propria città. Nel menu infatti possiamo selezionare lo stile dei nostri edifici, compresi i grandi progetti come il Cristo di Rio o il Chichen Itza, per costruire una città tutta in stile europeo, asiatico o americano, oppure scegliere di costruire solo edifici da “villaggio vacanze” se ci troviamo a costruire una città in riva al mare o sul cucuzzolo della montagna. È possibile anche collocare la città nel tempo, selezionando l’anno nel quale vogliamo ambientare la nostra avventura, in modo che, per esempio, ad inizio ‘900 non avremo accesso ai moderni impianti di riciclaggio rifiuti o impianti eolici all’avanguardia, ma dovremo farcela solo con strutture old-style.
Il gioco è molto vario perché permette anche di costruire la propria città in oltre sessanta modelli differenti di terreno, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le difficoltà, in modo da favorire i “sindaci” esperti a caccia di sfide complicate, ma al contempo anche quelli alle prime armi che devono ancora prendere confidenza con il gioco. Molto buono anche il tutorial, chiaro e veloce, che permette di capire in pochi minuti le meccaniche del gioco.
Cosa non va in Cities XXL
Gli aspetti negativi sono invece legati essenzialmente alla mancanza di novità, dopotutto quello che è presente nel gioco è qualcosa di già visto e rivisto, che chi ha già giocato a Cities XL, SimCity o a qualche altro gioco gestionale troverà noioso; ma anche il fatto che, proseguendo nella partita, il gioco diventa sempre meno stimolante. Mentre nelle prime battute saremo spinti a giocare sempre più per sbloccare nuovi edifici, una volta raggiunta una discreta grandezza della nostra città, gli stimoli si perdono di colpo e così la noia rischia di impadronirsi della nostra partita.
Giudizio finale
Fatti salvi questi aspetti che però sono soggettivi (se ci si approccia per la prima volta a questo tipo di giochi infatti, nessuno dei due problemi ci riguarda) il prodotto, nella sua interezza, è più che positivo. È certamente divertente e garantisce decine di ore di gioco. Anche il prezzo non è proibitivo (ed è previsto anche lo sconto del 50% per chi aveva uno dei capitoli precedenti della serie Cities). Il consiglio di Dojoplay è di acquistarlo se per la prima volta volete provare un gestionale che vi mette nei panni del sindaco, o se vi è piaciuto Cities XL ma volete di più.
Voto: 7,5 su 10.