FIFA 15: le principali novità di quest’anno

FIFA 15 ha il difficile compito quest’anno di confermare il boom impressionante della scorsa stagione. Ancora oggi continua ad essere uno dei giochi più venduti al mondo, ed in tutto lo scorso anno ha collezionato oltre 14 milioni di copie vendute. Va detto che quest’anno ci sarà maggiore concorrenza perché PES sbarca su next-gen mentre lo scorso anno FIFA ebbe campo libero. Ma anche per questo deve tentare di fare qualcosa di importante che possa portare come minimo gli utenti dello scorso campionato ad acquistare il titolo anche quest’anno. Dunque quali saranno le principali novità di FIFA 15? Andiamo a scoprirlo.

Cominciamo con le licenze. Niente campionato femminile, la EA ha preso in considerazione questa eventualità e potrebbe adottarla in futuro, non si sa se in un DLC o in FIFA 16. Quel che è certo è che almeno all’inizio non ci sarà in FIFA 15. I campionati dello scorso anno sono confermati, compresa la Bundesliga in esclusiva, ma non ci saranno Champions ed Europa League che come sempre avranno un altro nome.

Nel gameplay, la vera novità sarà rappresentata dalla componente emotiva. Viene così inaugurata la cosiddetta “intelligenza emozionale”, cioè circa 600 atteggiamenti che i calciatori possono adottare durante una partita. Per esempio un calciatore può innervosirsi e reagire in seguito ad un certo numero di contrasti, oppure rilassarsi tirando via la gamba quando la partita è in pieno controllo, e così via. Tra le reazioni ci sono anche le arrabbiature verso i compagni che non passano la palla o il gesto di scusa quando si sbaglia un tiro senza aver servito il compagno meglio piazzato.

Anche i tifosi avranno il loro peso, ed anche se su questi non c’è licenza, sono stati registrati i cori e gli atteggiamenti delle principali tifoserie europee, in modo che possano reagire, durante la partita, come la loro controparte reale. Sarà dunque possibile vedere per esempio i tifosi inglesi continuare ad incitare la propria squadra anche sotto per 3-0, mentre quelli italiani fischiare pesantemente.

Tra le animazioni che vedremo in questo capitolo ci sono anche gli allenatori e persino i raccattapalle. Dal punto di vista tecnico invece, saranno implementate molte più opzioni di livello tattico, in modo da impostare schemi, modificare l’atteggiamento in campo e così via. Molto interessante è anche l’interazione con le condizioni del terreno che porteranno ad esempio i giocatori a sporcarsi la maglietta di fango quando piove, o ad avercela asciutta ad inizio partita e bagnata di sudore alla fine.

La fisica e la gestione della palla come sempre migliorano di un gradino rispetto all’anno scorso, ma non aspettatevi grandi rivoluzioni, specialmente dal punto di vista estetico. La grafica, specialmente su next-gen, sarà molto simile a quella dello scorso anno, il tempo avuto a disposizione per lavorarci è stato inferiore e quindi lo “stacco” non sarà così evidente. Parliamo comunque di qualità eccellente. Concludiamo con la novità nel comparto sonoro: ad occuparsi della telecronaca quest’anno sarà Pierluigi Pardo di Sport Mediaset che raccoglie il pesante testimone di Fabio Caressa passato alla concorrenza.

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