Si era proposto come una delle sorprese della prossima stagione, ma potrebbe rivelarsi come una delle più grandi delusioni. Stiamo parlando di H1Z1, titolo che Sony ha prodotto e sviluppato, e che è destinato a PlayStation 4 e PC, non si sa ancora bene quando. Molto dipendeva dall’early access, l’accesso anticipato che c’è stato la scorsa settimana, ma visto il risultato pare proprio che ci voglia ancora tanto per vederlo sui nostri schermi. Ma prima di capire come mai il titolo nasce già morto (o comunque non molto in forma) facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire che cos’è H1Z1.
Cos’è H1Z1
H1Z1 è un survival horror a tema zombie. Nato sulla scia del titolo esclusiva Xbox State of Decay, narra le vicende di un sopravvissuto ad un’Apocalisse nella quale buona parte della popolazione mondiale si è trasformata in zombie, ed in cui dobbiamo cavercela con le nostre forze. Strutturato come un sandbox, cioè una mappa aperta nella quel possiamo vagare a nostro piacimento, dovremo tentare di sopravvivere raccogliendo le risorse fondamentali e cercando di interagire, in modo pacifico o meno, con gli altri umani sopravvissuti. Sembrerebbe a primo impatto la copia di State of Decay, se non fosse per una differenza fondamentale: H1Z1 è un free-to-play.
Questo significa che sarà possibile giocarci senza spendere un euro, basterà scaricarlo e si potrà giocare. I programmatori si “manterranno” grazie agli acquisti in-game, cioè potremo comprare degli oggetti utili alla sopravvivenza spendendo soldi reali. Inoltre il progetto si finanzia attraverso l’accesso anticipato, un versamento una tantum di 19,99 euro che fanno i fans per potervi accedere prima di tutti gli altri e provare una versione non ancora definitiva. E qui cominciano i problemi.
Cosa non va in H1Z1
I problemi infatti sono cominciati proprio con l’early access aperto lo scorso 15 gennaio. Gli utenti che hanno pagato, probabilmente più del previsto, speravano di poterci giocare tranquillamente, ed invece dopo pochi minuti i server sono andati down. Troppi gli accessi evidentemente, e così i server non hanno retto e per circa 24 ore il titolo è stato irraggiungibile. Considerando che le persone hanno pagato e che il tempo è limitato, le proteste sono state vibranti. Talmente vibranti che, per calmare le acque, Sony ha promesso che rimborserà l’intero importo a chi non è riuscito a giocare.
Ma i problemi non si sono risolti nemmeno così. Gli sviluppatori avevano già preannunciato che gli acquisti in-game non avrebbero favorito chi pagava rispetto a chi non pagava, ma sarebbero stati solo di livello “estetico” come per esempio cappelli, costumi e via dicendo. Chi invece ha partecipato all’accesso anticipato ha detto che, pagando, ha ottenuto delle armi molto potenti che, evidentemente, senza pagare non si possono avere. Insieme a queste sarebbero acquistabili anche veicoli micidiali ed altri oggetti che comporteranno un indubbio vantaggio. A questo punto la rete è insorta di nuovo: che senso ha fare un free-to-play se poi chi paga avrà un enorme vantaggio?
A questo punto il team sarà costretto a tornare al lavoro e darsi da fare. Bisogna evitare di scontentare il pubblico, come già successo con Evolve, e bisogna risolvere i tanti problemi di bug e frame rate. Senza parlare del fatto che, se con l’early access i server sono già caduti, quando uscirà un gioco scaricabile gratuitamente, la catastrofe sembra già annunciata. La nostra sola speranza è che questo videogioco, nato morto, si rialzi e mostri tutta la sua aggressività, proprio come uno zombie.