Tra le saghe di videogiochi più famose di tutti i tempi, certamente almeno nella top 10 dobbiamo inserire Final Fantasy. Con 15 capitoli certificati, escludendo i prodotti “collaterali” degli spin-off, si tratta di una saga che ha resistito allo scorrere del tempo, e non è da tutte. Di conseguenza ha milioni di fans in tutto il pianeta (si stimano oltre 100 milioni di copie vendute in totale) che trascorrono ore e ore per cercare di scovare tutti i segreti di questi titoli che si fanno sempre più complessi e longevi man mano che passano gli anni. Eppure esistono delle curiosità che faranno rimanere a bocca aperta anche i fans più sfegatati e che sono veramente da non credere. Ma possiamo assicurarvi che sono vere. Probabilmente infatti non tutti sanno che…
Final Fantasy
- gli sviluppatori preferiscono dare il nome degli elementi meterologici ai loro personaggi;
- il Summon Shiva non è altro che la trasposizione videoludica della Dea Indù del fuoco e della distruzione;
- trasmette agli inconsapevoli utenti delle conoscenze sulla cultura classica del mondo, in particolare su quella giapponese del 20esimo secolo;
- in tutte le uscite, dalla prima all’ultima, si fa sempre in qualche modo il nome di Cid;
- era ispirato a Dungeons & Dragons;
- il sistema di combattimento non è ispirato ad un gioco di ruolo, bensì a Formula One Racing;
- in FFI, quando si visita Elfheim, premendo A sulla tomba a sinistra dietro la taverna compare la scritta “Qui riposa Link”.
Final Fantasy II
- è l’unico della serie in cui non viene usata la magia in modo tradizionale;
- il cattivo Mateus è il preferito dai fans giapponesi della saga.
Final Fantasy III
- la versione per Nintendo DS non era il remake di quella originale.
Final Fantasy IV
- l’insulto di Tellah a Edward Chris Von Muir “Spoony Bard” (stupido poeta) viene spesso riportato anche nel remake e nei successivi capitoli della saga.
Final Fantasy VI
- il personaggio di Sabin doveva avere la barba, ma poi all’ultimo momento gli sviluppatori hanno deciso di eliminarla;
- il personaggio principale inizialmente era un uomo di circa 20 anni, ma poi l’idea fu scartata e nacque il personaggio femminile di Terra;
- Strago e Relm avrebbero dovuto inizialmente combattere solo con dei giocattoli.
Final Fantasy VII
- una foto del creatore della saga, Hironobu Sakaguchi, compare all’interno di una casa di Rocket Town;
- inizialmente sarebbe dovuto uscire su Nintendo 64;
- il personaggio di Cloud, nei primi disegni, aveva i capelli neri allungati ai lati;
- il nome di Sephirot è ispirato al concetto di “Tree of Life”, albero della vita, un concetto religioso che ha ispirato anche l’anime Neon Genesis Evangelion.
Final Fantasy IX
- la sua guida è stata votata come la più inutile della storia;
- nella versione francese il personaggio di Zidane prende il nome di Djidane per non far pensare al calciatore.
Final Fantasy X
- è l’unico gioco della saga in cui sono stati separati gli elementi di Acqua ma non i Summon di Acqua;
- nel codice originale era presente anche la Buster Sword di Cloud di FFVII, ma poi in quello definitivo fu eliminata;
- è l’unico della saga in cui siamo obbligati ad avere Shiva e Ifrit;
- nella versione americana, sul finale, Yuna dice a Tidus che lo ama, in quella giapponese invece lo ringrazia soltanto;
- è l’unico in cui il protagonista non arriva fino alla fine del gioco;
- è stato il primo della saga in cui è stato possibile scegliere quali personaggi mandare in battaglia;
- il blitzball è stato votato tra gli sport di fantasia preferiti dagli utenti di videogiochi;
- è stato il primo Final Fantasy ad avere un sequel diretto;
- è il primo dei Final Fantasy a non avere un mezzo di locomozione volante;
- è stato il primo a dare una voce ai personaggi.
Final Fantasy XII
- è costato la bellezza di 48 milioni di dollari, record per la saga tant’è che per l’uscita successiva (FFXIII) è stato stanziato un budget della metà;
- è l’unico a non avere i Summons tradizionali.
Final Fantasy Tactics
- i Moogles si estinguono.
Infine vi lasciamo con l’ultima chicca: perché il gioco si chiama Final Fantasy? In realtà la Square stava per chiudere, erano gli anni ’80 e la crisi che l’aveva colpita era davvero tremenda. Realizzò questo gioco chiamandolo “fantasia finale” perché gli sviluppatori erano convinti che sarebbe stato il loro ultimo gioco, ed invece ebbe talmente tanto successo da dare seguito ad una saga e agli altri giochi di Square Enix che oggi conosciamo.