Tra i franchise di maggior successo nel mondo videoludico, quello di Resident Evil è sicuramente uno dei migliori. Sei capitoli ufficiali ed innumerevoli spin-off, per un totale di oltre 56 milioni di copie vendute nell’intera saga, fanno di questo gioco uno dei più noti anche tra i videogiocatori meno attenti, tanto che sarà difficile trovare qualcuno che non ci abbia mai giocato almeno una volta. Eppure, nonostante i tanti fans ed il fatto che la saga sia molto nota, ci sono 5 curiosità che sono in pochi a conoscere, ma che oggi vi vogliamo svelare.
Curiosità numero 1: in origine era un FPS, ovvero First Person Shooter, o sparatutto in prima persona. Sin dal primo capitolo la formula di successo di Resident Evil, suo vero marchio di fabbrica, era la visuale in terza persona con la telecamera bloccata, ma per come era stato concepito inizialmente, doveva essere in prima persona. Nelle primissime fasi di sviluppo si era tentato di seguire questa via, ma il producer Mikami non era molto soddisfatto di questa soluzione e decise di cambiare.
Curiosità numero 2: Barry e Rebecca dovevano chiamarsi Gelzer e Dewey. Il barbone corpulento Barry e l’ingenua Rebecca dovevano essere due protagonisti al pari di Chris e Jill, e dovevano chiamarsi Gelzer e Dewey. Non solo, avrebbero anche dovuto avere fattezze fisiche diverse. Barry-Dewey sarebbe dovuto essere un afro-americano per la cui figura Capcom si ispirava a Eddie Murphy. Si è deciso poi di mantenere “Dewey” come cognome per il pilota dell’elicottero, Edward Dewey, e la personalità comica è stata ereditata in Outbreak da Jim; Gelzer invece è stata definitivamente abbandonata.
Curiosità numero 3: Resident Evil ha generato un libro a fumetti. Di solito è il contrario, cioè dai fumetti nascono videogiochi o serial tv. Da RE invece è stato generato Wild Storms che verso la fine degli anni ’90 negli USA è risultato uno dei fumetti di maggior successo. La trama sarebbe dovuta essere una sorta di prequel con protagonista un certo Richard Aiken, ma poi toccava diversi punti della trama del gioco come il tradimento di Albert Wesker, la sparizione di Edward Dewey, nonché l’esistenza delle squadre Alpha e Bravo all’interno della magione.
Curiosità numero 4: il primo sequel si sarebbe dovuto chiamare Dash. Come vi sarebbe suonato il titolo “Resident Evil Dash”? La prima idea di Capcom per il sequel era quella (Dash significa abbattimento ma anche gettare, scagliare), e i fans più attenti conoscono pure la trama. La storia infatti si sarebbe dovuta ambientare subito dopo la distruzione della magione del primo capitolo, e si sarebbe dovuta svolgere nelle campagne intorno alla villa, infestate da piante-zombie. Il gioco, che tra i fans è diventato famoso come Resident Evil 1.5, era arrivato fino ad uno sviluppo del 60-80%, ma fu poi cancellato e riproposto da zero con il nome di Resident Evil 2.
Curiosità numero 5: fu considerato il cambio di arma in tempo reale. Come chi ci ha giocato sa, per cambiare l’arma bisogna accedere al menu e selezionarla, e quando si torna in gioco il personaggio ha in mano l’arma scelta. Durante lo sviluppo del primo gioco però, secondo indiscrezioni provenienti dal Giappone, si era pensato ad un cambio più “moderno” in tempo reale, premendo un tasto, ma poi inspiegabilmente la scelta è stata accantonata. Peccato perché avrebbe consentito di “spezzare” meno il ritmo nelle battaglie più concitate.